A volte bisogna tornare indietro....e all'unica pagina di un diario mai scritto.
26 apr. 05
Sto lavorando per l’ennesima volta al preventivo per quel matto di B., e una cosa mi ha interrotto e fatto nascere il desiderio di scrivere, così, senza ragionare ma seguendo solo l’istinto.
Una scolaresca è passata qui sotto…niente di strano, ma il pianto di uno dei bambini mi ha scatenato per l’ennesima volta la disperazione di non poter vedere i miei piccoli.
A Davide, ho scritto ieri una lettera, poche righe, per sfruttare, o meglio aprire, il canale di comunicazione offertomi dall’assistente sociale.
Sono giorni ormai, dall’incontro del 20 aprile, che sto cercando di recuperare quel minimo di stabilità che avevo faticosamente raggiunto…ma riuscirci è un’altra cosa.
Mi mancano e più loro mi mancano più sale la rabbia.
Non ce l’ho con Barbara, anche se Dio sa che ne avrei tutti i diritti, sta semplicemente dimostrando che razza di essere sia, ma con tutto il resto del mondo!
Maledico ogni giorno il modo di fare di questa gente che dovrebbe essere giudice e arbitro delle vite altrui.
Ciechi che pretendono di vedere oltre quanto possono fare gli attori di questi drammi.
Ci sono frasi che mi sono rimaste scolpite a lettere di fuoco nella mente e nel cuore, frasi che continuano a ritornare in una specie di giostra senza fine.
Si inseguono nella mente …in certi momenti mi pare di impazzire, di non riuscire a farcela.
Ho un bel ripetermi che devo rassegnarmi a cercare di raccogliere i pezzi quando sarà il momento.
La loro inazione sta distruggendo quanto avevo di più caro al mondo, e non riesco a perdonare…ci ripenso cento volte al giorno e per me sono sempre colpevoli.
Sono passati più di dieci mesi da quando per la prima volta li ho interpellati per denunciare una situazione a rischio…e loro? Se ne esce bella bella la neuropsichiatra "…visto che dice di voler essere presente per i suoi figli…"….idiota…ho forse alternative?
Certo, dimenticarli…ma non è possibile.
Ogni volta che vedo un bambino, di qualsiasi età, li rivedo nella memoria o nella immaginazione, ed è sempre una coltellata al cuore.
Ricordi…maledico anche loro…soprattutto quelli di B.... e delle discussioni , dei litigi fatti proprio per il suo disprezzo per Laura, e maledico me…per non aver saputo difenderli da quella strega.
Ieri, mi è tornata in mente una discussione di molti anni fa, Laura non era ancora nata, a seguito delle solite, incessanti lamentele di B….-E’ proprio una bella soddisfazione lavorare tutto il giorno per poi tornare a casa e non essere cagato per niente..- e lei che risponde- hai solo da non tornare, sai che mi frega…-
Perché non ho avuto il coraggio di romperle la testa una volta per tutte?
Già non sarei stato più io….
Torno a lavorare….
1 commento:
Leggo solo adesso questo post che lascia trasparire un po' della disperazione che sicuramente hai accumulato in questi anni relativamente alla vicenda che ti impedisce di frequentare i tuoi figli.
La situazione, ancora difficilissima, è tra l'altro migliore di quella immediatamente precedente; ora almeno hai lo possibilità di accedere a qualche spiffero di esistenza di Davide e Laura, cosa che ti è stata a lungo preclusa.
Il cammino lo immagino come una sequenza di dolorosi ostacoli, da superare uno alla volta, e faticosamente, ma d'altra parte di questo, parlandone tempo fa, mi sembrava ne fossi ampiamente consapevole.
L'augurio e la speranza sono chiaramente quelli che il periodo difficile sia il più breve possibile e soprattutto che non rimangano straschichi nelle sensibili personalità dei bambini.
La rabbia che tu lasci trapelare è addirittura contenuta, rispetto alle angherìe che hai subìto - e che per colpa della burocrazia non si sa neanche bene con chi prendersela.
Tira avanti e non mollare, Socio!
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